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Europa Matematica e Risorgimento Italiano

Ricerca matematica e impegno politico nella corrispondenza Brioschi-Betti

speaker: Maria Teresa Borgato (Università di Ferrara)

abstract: La corrispondenza Brioschi-Betti conservata presso la Scuola Normale Superiore e il Politecnico di Milano è stata più volte esaminata per l’importanza scientifica degli autori e per il loro ruolo nella comunità scientifica dell’Italia Unita. Essa consta di sessanta lettere e biglietti di Brioschi e di quattro lettere di Betti, ed è quindi la figura di Brioschi ad essere maggiormente rappresentata. Questa relazione intende anche presentare l’edizione completa della corrispondenza di prossima pubblicazione. Un primo gruppo di 16 lettere che vanno dal 1857 alla fine del 1859 è molto ricco di riferimenti e dettagli relativi alle ricerche, allora molto vicine, di Betti e Brioschi nel campo delle equazioni algebriche, della teoria dei determinanti e degli invarianti delle forme binarie. Particolarmente interessanti quelle dell’anno 1858, quando Brioschi, seguendo Hermite e contemporaneamente a Kronecker, pervenne alla risoluzione della equazione generale di 5° grado mediante funzioni ellittiche. Betti a sua volta lavorava allo stesso problema attraverso le equazioni modulari. E’ documentata anche la nascita del primo giornale scientifico italiano dedicato esclusivamente alla matematica: gli Annali di Matematica pura ed applicata, come evoluzione degli Annali di scienze matematiche e fisiche di Tortolini, affiancato nel comitato di redazione da Brioschi, Betti e Genocchi. Le lettere che vanno dal 1860 al 1890 si fanno più rade e brevi e non contengono quasi più dettagli matematici: sotto l’influenza di Riemann, Betti aveva modificato i suoi interessi di ricerca. Esse trattano comunque di questioni importanti: la redazione degli Annali di Matematica, dal 1867 trasferiti da Roma a Milano e diretti da Brioschi e Cremona, la riforma della pubblica istruzione, la politica universitaria e l’istruzione superiore, le accademie e le pubblicazioni scientifiche. In campo universitario, Betti e Brioschi sostenevano l’opportunità della creazione di pochi centri di eccellenza, attorno ai quali costruire le specializzazioni. Inoltre Brioschi, seguendo il modello tedesco, propugnava l’istituzione di politecnici autonomi dalle università, dotati quindi sia di scuola preparatoria, che di scuole speciali di applicazione e saldamente ancorati alle realtà produttive e sociali delle varie regioni del paese. Brioschi, come è noto, fu il fondatore e primo direttore dell’Istituto Tecnico Superiore, poi Politecnico di Milano, inoltre poté influenzare la riforma della Pubblica Istruzione a tutti i livelli, essendo membro del Consiglio Superiore a vario titolo per oltre trent’anni. Anche la creazione di una Academia Nazionale faceva parte del piano di rilancio del paese dopo l’Unificazione, e Brioschi, che fu presidente della Società dei XL, si adoperò per la sua fusione con l’Accademia dei Lincei, con l’annessione di Roma capitale dopo il 1870.


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