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Europa Matematica e Risorgimento Italiano

Matematici e istituzioni culturali nell’Italia liberale

speaker: Giovanni Paoloni (Università di Roma 1)

abstract: La relazione riguarderà il ruolo svolto dai matematici nelle istituzioni culturali, dalla fase finale del processo di unificazione fino alla fascistizzazione delle istituzioni culturali nel 1925 e alla creazione dell’Accademia d’Italia nel 1926. L’assunto di partenza è rappresentato dalla constatazione che i matematici sono il più forte tra i gruppi disciplinari della comunità scientifica italiana durante la fase risorgimentale e nel periodo liberale, e che quindi svolgono un importante ruolo di riferimento. Questo ruolo istituzionale dura per tutto il periodo della costruzione del nuovo Stato, fino alla prima guerra mondiale, quando la gerarchia tra i gruppi disciplinari muterà a favore dei chimici tra le due guerre e dei fisici dopo la seconda guerra mondiale.
Un aspetto importante di tale forte presenza è costituito dalla costruzione dell’identità di questo gruppo: in tale operazione verranno indicati come momenti salienti l’attività di Baldassarre Boncompagni come storico e come collezionista, e poi quella di Vito Volterra, con la ricostruzione del “mitico” viaggio europeo di Betti, Brioschi e Casorati, e con la raccolta della più importante collezione italiana di libri scientifici della prima metà del Novecento. Anello di congiunzione tra queste due personalità è la figura di Enrico Betti, maestro di Volterra a Pisa, primo mentore non solo della sua carriera, ma anche della sua attività di collezionista.
Per quanto riguarda il ruolo svolto dai matematici nella politica culturale e accademica dello Stato unitario in costruzione, si è scelto di centrare l’attenzione sulle figure di Francesco Brioschi, direttore dell’Istituto Tecnico Superiore di Milano, presidente della Società dei Quaranta, riformatore dell’Università di Roma e secondo presidente dell’Accademia dei Lincei; di Luigi Cremona, concorrente di Brioschi alla presidenza dei Lincei, direttore della Scuola di Ingegneria di Roma, segretario della Società dei Quaranta e custode del suo patrimonio librario, nonché commissario della Biblioteca Nazionale di Roma; e infine di Vito Volterra, grande organizzatore della ricerca scientifica e molto attivo sul versante delle società disciplinari e delle riviste, tra i ri-fondatori del Politecnico di Torino, presidente della Società dei Quaranta, poi dei Lincei, e fondatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’International Research Council (precursore dell’attuale International Council of Scientific Unions – ICSU).
La presentazione in sede di convegno sarà focalizzata sull’attività istituzionale di Francesco Brioschi e Vito Volterra, e sullo sviluppo da essi dato all’Accademia dei Lincei e al suo ruolo. Gli altri punti indicati saranno trattati invece soprattutto nel testo per gli atti, accennando ad alcune tracce interpretative e rinviando opportunamente alla bibliografia e alle fonti, onde non appesantire il testo stesso.


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